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sabato 10 agosto 2013

Tecnica Wire Wrapping

 
 
Una delle tecniche che utilizzo nella realizzazione dei miei gioielli... Direi che il Wire Wrapping o Avvolgimento di fili è n abbraccio tra antico e moderno, un ritorno da epoche lontane... è il passato che continua ad insegnarci qualcosa di importante, come il lavoro delle mani impegnate nella realizzazione di un idea nata da un emozione del cuore... questo è l'artigianato, questo è handmade. Disegno e realizzo gioielli per rendere le donne belle come dee... chi indossa un gioiello Felicitas Bijoux, indossa un pezzo unico, cioè non prodotto in serie.




 
Wire Wrap tradotto dall'inglese letteralmente "avvolgimento del filo" è una delle tecniche più antiche per la fabbricazione di gioielli realizzati a mano. I gioielli sono realizzati con fili e elementi simili a filo (come chiodini) per realizzare i vari componenti. Componenti e cavi sono poi collegati tra loro con tecniche meccaniche senza saldatura o riscaldamento del filo. Frequentemente, in questo approccio, un filo è piegato in un giro o altra forma decorativa e poi il filo è avvolto su sé stesso fino al termine del lavoro; il filo prende una forma permanente o decorativa.
 
Esempi di gioielli realizzati utilizzando la tecnica Wire Wrapping risalgono a migliaia di anni prima di Cristo. Il British Museum espone campioni di gioielli, realizzati con filo avvolto a spirale risalenti alla dinastia sumera. Altri gioielli realizzati con la medesima tecnica erano indossate dalle donne della Roma Antica e sono uno  spettacolo, il filo è avvolto a cerchio, manualmente in quanto non esistevano le tecniche di saldatura. Più tardi, nonostante l'esistenza e lo svilluppo della tecnica di saldatura, l' avvolgimento del  filo continuò perché era un modo economico e veloce per fare gioielli.
Attualmente, le tecniche di avvolgimento di filo non sono frequentemente utilizzate per la fabbricazione di gioielli che sono prodotti  dalle macchine in modo più veloce, più economico. In questo momento, l'avvolgimento del filo per la produzione di gioielli è principalmente utilizzato dagli artigiani.

Wire è disponibile in varie forme, come rotonda e quadrata, e modelli, come piatto e contorto; è anche disponibile in una varietà di materiali, come rame e filo di ottone, facili da modellare e manipolare.


Il filo di rame può essere martellato abbastanza sottilmente; mentre il filo di ottone è un pò più rigido del rame, ma può essere manipolato facilmente. Il filo d'argento è sufficientemente morbido da manipolare e mantiene la sua forma anche dopo che è stata formata. Il filo d'oro è realizzato fondendo uno strato di oro 12 carati ad un materiale di supporto, il legame tra i due materiali è permanente.

Il filo è misurato in base al diametro, che ne indica il calibro, ed è indicato con dei numeri. Più basso è il calibro, più spesso il filo. A calibro 12 o 14  il filo è abbastanza pesante, ma ideale per realizzare bracciali e girocolli. A calibro 10 il filo è molto spesso e rigida, mentre filo a calibro 26 è molto fine, quasi sottile come i capelli ed è adatto per l'avvolgimento di abbellimenti. A calibro 16 il filo è buono per fare anelli e chiusere per collane e bracciali. A calibro 18 il filo è utile per l'aggiunta di abbellimenti e di fare collegamenti più fini.



  • Memory Wire, tradotto letteralmente dall'inglese "filo della memoria" è un filo pre-spirale rigida che rende facile creare delle dita e la punta anelli, bracciali e collane.

  • Beading Wire tradotto letteralmente dall'inglese "filo perline" è un filo di acciaio inossidabile flessibile con rivestimento in nylon; è ottimo usarlo con perline abrasive. Un filo sottile darà un drappo attraente per perle leggeri. Un filo pesante è più spessa deve essere utilizzato per ospitare fili di perline più grandi e più pesanti .

  • Super-thin Beading Wire tradotto letteralmente dall'inglese "Super-sottile filo perline" è un filo di 34-gauge, che può usato per la formazione di forme e di tessere intorno scoperte. Perché è così sottile, che passa attraverso qualsiasi foro; e deve essere utilizzato con perline leggere, ed essendo molto sottile on ha molta resistenza alla trazione.

  • Color-Coated Copper Wire, tradotto letteralmente dall'inglese Colore-rivestito filo di rame (anche conosciuto come smaltato il legare di rame) è a base di rame filo di crafting che è morbido, estremamente malleabile e mantiene la forma moderatamente bene.

  • Precious Metal Wire, tradotto letteralmente dall'inglese Prezioso filo metallo - argento, argento fine, e l'oro sono i più comuni - è utilizzato per wire-wrapping, lavori a catena e la costruzione di altri gioielli. E' disponibile in quattro forme, rotondi, semi-rotonde, quadrate e contorti.











One of the techniques that I use in the creation of my jewelry ... I would say the Wire Wrapping or winding wire is n embrace between ancient and modern, a return to times past ... it is the past that continues to teach us something important, such as the work of the hands engaged in the realization of a concept born out of a feeling of the heart ... This is the craft, this is handmade. Design and realization jewelry to make women beautiful as goddesses ... who wears a jewel Felicitas Bijoux, wearing a one-piece, that is not mass-produced.





Wire Wrap translated into English literally "wire wrapping" is one of the oldest techniques for the manufacture of hand-crafted jewelry. The jewelry is made with wire and wire-like elements (such as nails) to carry out the various components. Components and cables are then connected together with mechanical techniques without welding or heating wire. Frequently, in this approach, a wire is bent in a round or other decorative form and then the wire is wound on itself until the end of the work, the wire takes a permanent form or decorative.


Examples of jewelry made using the technique Wire Wrapping dating back thousands of years before Christ. The British Museum has samples of jewelry made with wire coiled dating back to the Sumerian dynasty. Other jewelry made with the same technique were worn by women of ancient Rome and are a sight, the wire is wound in a circle, manually, as there were no welding techniques. Later, in spite of the existence and svilluppo the welding technique, the 'winding wire went because it was a cheap and fast way to make jewelry.
Currently, the techniques of winding of wire are not frequently used for the manufacture of jewelry that are produced by the machines so faster, cheaper. At this time, the winding wire for the production of jewelry is mainly used by craftsmen.
Wire is available in various forms such as round and square, and models, such as flat and twisted, it is also available in a variety of materials, such as copper and brass wire, easy to shape and manipulate.


The copper wire can be hammered thin enough, while the brass wire is a little stiffer than copper, but can be manipulated easily. The silver wire is soft enough to manipulate and retains its shape even after it has been formed. The gold wire is made by fusing a layer of 12 carat gold to a support material, the bond between the two materials is permanent.
The wire is measured according to the diameter, which indicates the gauge, and is indicated with numbers. The lower the gauge, the thicker the wire. A 14 or 12 gauge wire is pretty heavy, but ideal for making bracelets and necklaces. A 10 gauge wire is very thick and rigid, while a 26 gauge wire is very fine, almost as thin as the hair and is suitable for winding embellishments. A 16-gauge wire is good for making rings and locks at for necklaces and bracelets. A 18 gauge wire is useful for adding embellishments to make connections and finer.




• Memory Wire, literally translated from the English "memory wire" is a pre-wire rigid spiral that makes it easy to create finger and toe rings, bracelets and necklaces.

• Beading Wire literally translated from the English "bead wire" is a flexible stainless steel wire with nylon coating, is great to use with abrasive beads. A thin wire will give a drape for attractive pearl light. A heavy wire is thicker must be used to accommodate strands of beads larger and heavier.

• Super-thin Beading Wire literally translated from the English "Super-thin wire beads" is a 34-gauge wire, which can used for the preparation of forms and weave around discoveries. Because it is so thin, that passes through any hole, and must be used with beads read, and being very thin on have much tensile strength.

• Color-Coated Copper Wire, literally translated from English Color-coated copper wire (also known as enameled copper wire) is copper based crafting wire that is soft, extremely malleable and retains shape moderately well.

• Precious Metal Wire, literally translated from English Precious metal wire - silver, fine silver, and gold are the most common - is used for wire-wrapping, chain works and the construction of other jewelry. It 'available in four shapes, round, semi-round, square and twisted.



 Il filo metallico prezioso è disponibile anche in tre durezze, morto morbido, semiduro e duro pieno.

  • Dead Soft wire, tradotto letteralmente dall'inglese, filo morbido morto è estremamente malleabile e può essere piegato facilmente in una varietà di forme. Non regge la sua forma ben a punti di stress, come fermagli.

  • Half-Hard wire, tradotto letteralmente dall'inglese, filo semiduro è malleabile, tuttavia, manterrà in forma intricata sotto stress moderato. E 'utile per le parti portanti di gioielli filo avvolto.

  • Full Hard wire holds, tradotto letteralmente dall'inglese, filo pieno dura mantiene la sua forma per i gioielli wire-wrapping. La sua natura temperata detiene intricati disegni bene, ed è eccellente per fermagli.

 
 

mercoledì 5 settembre 2012

Lapislazzulli... la pietra dei re.

Ciao... oggi voglio parlarvi del lapislazzuli... per me è stato amore a prima vista... ho utilizzato questa magnifica pietra per la creazione degli orecchini Regina... Regina come la regina Cleopatra... è la donna a cui ho pensato quando ho avuto tra le mani le due magnifiche gocce di lapislazzulli che sono le protagoniste degli orecchini che ho voluto chiamare Regina, perchè penso che ogni donna è una regina, e come lo sarà colei che le indosserà... certo non siamo come la mitica Cleopatra... ma Regina lo si è nell'anima... e ogni donna lo è a modo suo!!!
Il lapislazzuli dal latino "lapis" pietra e "lazullo" cielo, è  la pietra del cielo ed è una delle pietre considerate preziose sin dai tempi più antichi, gia nota ed utilizzata nel V millennio a.C., per la fabbricazione dei gioielli e monili soprattutto in Mesopotamia, in particolare in Egitto era la pietra preferita per amuleti e ornamenti come gli scarabei.
Il lapislazzuli è una roccia formata da diversi minerali tra cui in gran parte da lazurite, contiene diverse percentuali di calcite, cioè striature di colore bianco, di sodalite, cioè zone di colore blu intenso e di pirite, cioè piccoli puntini di colore giallo metallizzato.
Per queste sue caratteristiche fisiche gli antichi  ritenevano che rapressentasse il "manto stellato degli dei" e gli attribuirono pertanto poteri magici e curativi.

Monili in lapislazzuli erano indossati dai re e dai nobili come simbolo della loro discendanza divina ed in quanto ritenevano che racchiudesse l'essenza e la forza divina, portatrice di gioia e allegria, con la capacità di liberare dalla paura, dall'invidia e dai peccati.

Il lapislazulli è collegato al V chakra; è simbolo dell'espressione del sè e della crescita spirituale, per tanto aiuta il dialogo interiore, importante per la nostra evoluzione e la comunicazione a tutti i livelli. Aiuta a superare i blocchi, dona chiarezza mentale, aumenta la fiducia in se stessi, nota anche come pietra dell' amicizia armonizza le relazioni interpersonali.
E' utilizzato per purificare luoghi, corpo-mente-spirito da negatività.
Il lapislazulli è collegato all'elemento Acqua, è strettamente connesso alle emozioni e alla femminilità... all'amore, alla compassione, alla riconciliazione e all'intuizione.

Tutti dovremo portare con noi un lapislazulli, allevia lo stress... ci renderebbe più felici!!!


giovedì 19 aprile 2012

L' Ossidiana... Lacrime d'Apache!!!

Ciao... eccomi dopo un pò di silenzio con un' altra piccola chicca che arricchirà la rubrica, Perlinose curiosità...

Tempo fa un amica mi ha chiesto di realizzare un bracciale con una mitica pietra di nome e di fatto... un autentico talismano naturale... e così che ho conosciuto l' Ossidiana, in particolare Fiocco di neve, quella varietà che gli inglesi amano chiamare "snowflake" come quella in foto...

La curiosità e poi l'amore per le pietre semipreziose mi ha spinto a studiare questa magica pietra... che mi ritrovavo tra le mani...
Me ne sono innamorata a tal punto che ho realizzato anche per me un portafortuna con questa stupenda pietra....







Ecco che cosa ho scoperto ...



Ossidiana… o Lacrime d'Apache...


Potente e arcaico talismano...
L'ossidiana è un vetro vulcanico la cui formazione è dovuta al rapido raffreddamento delle lave. All'interno dei vulcani le temperature e le pressioni sono così elevate da fondere i silicati dando origine alla lava. La lava a contatto con l'aria, si raffredda molto rapidamente dando origine all'Ossidiana, il veloce raffreddamento non consente agli atomi di ordinarsi per formare un cristallo. La si utilizza in gioielleria, per la realizzazione di oggetti e di manufatti artistici.


L’Ossidiana è presente in quasi tutto il Mediterraneo, molto abbondante nelle isole Lipari, dove viene scavata fin dalla preistoria; si presenta in genere nel colore nero o bruno, raramente verde, esistono tuttavia diverse varietà come: l'Ossidiana Fiocco di Neve con graziose macchioline bianche che risaltano sullo sfondo nero; l'Ossidiana Arcobaleno con riflessi dorati; l'Ossidiana Mogano maculata di nero.
Un pizzico di storia…
Fin dall'antichità, era nota e molto apprezzata tanto da essere considerata una delle più famose pietre di culto; infatti era utilizzata per scacciare i demoni e per farne amuleti come lo scarabeo egizio, noto simbolo di energia vitale ed era considerata dagli Egizi la “Pupilla degli Dei”, perché credevano che avesse il potere di fare da tramite tra l’uomo e l’altro mondo. Pezzi di ossidiana venivano usati come sonagli durante i rituali religiosi e lavorati per farne punte di frecce e attrezzi.
I sacerdoti Maya ed Aztechi la usavano come specchio per scopi divinatori, inoltre per  guarire le ferite e ad attenuare il dolore; e ancora oggi, in Messico, si fabbricano con essa sfere divinatorie .
Gli Indiani d'America chiamavano i pezzi di Ossidiana "Lacrime Apache" cioè il pianto della terra ogni volta che moriva un guerriero. E’ la pietra del guerriero, che non ha paura della morte, in quanto l’ accetta come il passaggio ad una nuova dimensione, ultraterrena che rende il guerriero uguale al suo dio.
Per lo zodiaco…
E’ la gemma di Saturno e dei nati sotto il segno dell' Acquario, ha il potere di liberare dalle schiavitù in amore e di apportare felicità e pace interiore.

Per la cristalloterapia
L’Ossidiana attira nel corpo energia fisica e sessuale, ci connette con le vibrazioni della terra e risveglia in noi la forza necessaria per vivere e realizzarci. Questa pietra lavora sul 1° chakra e radica le energie spirituali dei chakra superiori in quelli inferiori, cosicché queste possano essere concretamente utilizzate per la purificazione e l’evoluzione dell’io. È utile alle persone estremamente emotive ed instabili, che hanno scarso contatto con la realtà, perché li aiuta a radicare le energie, consentendo di costruire la base per il loro futuro. Dona chiarezza interiore, equilibrio ed armonia.
Si utilizza per riscaldare piedi e mani cronicamente freddi. Accelera la guarigione delle ferite. Durante il rilassamento si posiziona in prossimità delle piante dei piedi per stimolare la circolazione, per riequilibrare l'energia dell'intero organismo. Si colloca sull'addome per combattere virus e batteri intestinali. Attenua il dolore se poggiata direttamente sulla zona interessata. descrizione e leggenda.
Gli esperti di cristalli sostengono che le varietà “fiocco di neve” e “mogano” siano ottime per chi ha problemi di circolazione; invece, per gli stati di dolore andrebbero bene la “lacrima di Apache” e la “fiocco di neve”. Per i problemi di carattere emozionale ed introspettivo è consigliabile l’ossidiana nera. Secondo la tradizione, dal punto di vista fisico, attenua il dolore. Inoltre, stimolerebbe la circolazione periferica, aiutando le persone con mani e piedi cronicamente freddi.
Rafforza il sistema immunitario, trasforma l'energia e l'emozione in modo potentissimo e circonda chi la porta con uno scudo di energia che blocca la negatività. Favorisce l'evoluzione spirituale, è indicata per riuscire a scoprire i lati oscuri della propria personalità al fine di modificarli in caso di traumi, blocchi, shock e paure, poiché riesce ad infondere l'energia necessaria per superarli. E' benefica contro il dolore, le tensioni e i blocchi energetici, stimola la circolazione e la rigenerazione dei tessuti.

Mi ha affascinato per…
L’Ossidiana assorbe e disperde le negatività, cicatrizzava le ferite del corpo e dell'anima... e rida lucidità a chi fosse in preda a crisi emotive. E’ dotata di energia protettiva, assicura benessere ed equilibrio.
Collega spirito e materia, per questo è utile sia alle persone che desiderano vivere in modo più spirituale sia a chi ha scarso contatto con la realtà materiale. Porta alla coscienza di ognuno le proprie emozioni ed i pensieri più nascosti, e permette alla mente di penetrare i lati oscuri della personalità, indirizzando l’individuo verso la via della trasformazione. Fa anche da specchio e riflette i nostri difetti: è la luce che dissolve il buio; per questo è di grande utilità nei momenti di riflessione e nei processi di introspezione utili ad espandere la coscienza. L’Ossidiana aiuta, inoltre, a liberare le emozioni represse, inducendo le persone che hanno eccessivo autocontrollo a sbloccare la censure e ad agire in sintonia con i propri sentimenti. Essendo una pietra nera muove le energie stagnanti e le disperde, aiutando a superare gli shock, le paure e i traumi. Aiuta a chiarire i blocchi del subconscio. Potente guaritore per chi entra in vibrazione con questa pietra. Questa pietra indica anche un' ipersensibilità all'ambiente.

lunedì 5 marzo 2012

La primavera è alle porte... sbocciano nuove idee...

 Finalmente... anche se l'aria è un pò freddina... qua e là tra le erbette, anche loro appena spuntate, inizia a sbocciare qualche fiorellino.... dai colori vivaci....





Gli alberi iniziano a rivestirsi... ogni giorno sempre più...
La Primavera è alle porte, sta entrando in punta di piedi... e anche qui sul blog... ho voglia di inziare... di scrollarmi di dosso il grigio dell'inverno e di rifiorire con nuove tecniche....
Ho sperimentato l'uso del filo armonico... quello che oltre Oceano amano chiamare " Memory Wire"
Non è facile come sembra...realizzare un bijoux usando il filo armonico è piuttosto complicato, essendo molto duro non consente di piegarlo come si vuole... soprattutto per la parte finale del lavoro... si rischia facilmente di essere protagonisti di un esplosione di perline....eheheheh...

Si sa noi creative abbiamo la pelle dura e siamo testarde... chi la dura la vince... Ho realizzato un anello su commissione che è già nelle mani della Fata che lo ha richiesto e in più mi sono divertita a creare Lux...

sabato 7 gennaio 2012

L' ametista ...


L' ametista è una delle mie pietre preferite, ho una drusa di ametista sulla mia scrivania e porto un cristallo burattato sempre con me... Madre Natura è generosa con i suoi figli e ci dona tante meraviglie come questa!!!
Ho deciso di inaugurare questo nuovo anno arricchendo la rubrica Perlinose Curiosità, postando le mie conoscenze su questa bellissima pietra.
Ringrazio tutti coloro che continuano a leggere i miei post, e coloro che mi scrivono in privato e che apprezzano il blog con i suoi diversi contenuti.

Invito tutti a non essere timidi e a lasciare commenti ...
Sono molto curiosa ... altrimenti che creativa sarei eh...!!!


L'ametista è una varietà di quarzo di colore violaceo, tipica delle rocce basaltiche; appartiene alla classe minerale degli ossidi ed è costituita chimicamente da silicio, ossigeno e ferro. Il termine ametista deriva dal greco améthystos che significa "non ebbro"; infatti una leggenda mitologica narra che Ametista era una ninfa dei boschi di cui Bacco, dio del vino, si era invaghito; ma la fanciulla, per sfuggire allo sgradito corteggiamento, si rivolse a Diana, che la trasformò in un limpido cristallo. Adirato, Bacco vi rovesciò addosso la sua coppa colma di vino, conferendogli così un delicato colore violetto e il potere di proteggere dagli inebrianti effetti della bevanda a lui cara.
L' ametista è stata sin dal 3000 a.C., in Egitto e in Mesopotamia, per la creazione di gioielli, sigilli e intagli. I giacimenti principali di questo minerale si trovano in Brasile, Uruguay, Bolivia, India, Russia, Messico, USA e Madagascar. In Italia piccole formazioni sono state rinvenute in provincia di Trento, Bolzano, Sassari, Grosseto e Torino.

E' una pietra benefica, simbolo di temperanza e umanità, controlla i cattivi pensieri, acuisce l'intelligenza, sviluppa il senso degli affari e rende sobri. Rafforza l'animo di chi la indossa, aiuta a sconfiggere paura e fobie, dona uno spirito allegro e una bella carnagione. Le si attribuiscono dei poteri soprannaturali, é un talismano simbolo di fortuna e forza, protegge dalla malasorte, dalla nostalgia verso il paese natale.

Ponetela sotto il cuscino o indossatela a letto, l'ametista scaccia l'insonnia e gli incubi, procura un sonno calmo e piacevole, ristoratore, e porta perfino sogni profetici ... E' una pietra spirituale e di pace.

E' la pietra del Sagittario, del Capricorno e dei Pesci.
Personalmente penso che può essere amata e indossata da tutti ... L'ametista non delude nessuno ... basta crederci!!!


lunedì 18 luglio 2011

Storia del vetro di Boemia!!!

Le perle in vetro di Boemia sono tra gli elementi che più amo e uso nella realizzazione dei bijoux, mi affascinano per la particolarità delle forme, soprattutto per i colori e per il modo in cui si riflette la luce creandolo uno scintillio speciale anche nelle perline piccole. I cristalli di Boemia come tutte le cose belle hanno una loro storia e per chi crea per passione come Me non può fare a meno di informarsi e conoscere fin in fondo cosa ha per le mani, la sapienza non ha limiti, è il caso di dire!!! E' inoltre un modo per arricchire la rubrica Perlinose Curiosità, nata con il proposito di fornire più informazioni possibili sugli elementi utilizzati per la preparazione dei miei bijoux.


Il cristallo di Boemia è un vetro prodotto a Boemia, nell'attuale Repubblica Ceca, già dal XIII secolo, era famosa per i suoi vetri belli e colorati; la storia del  suo vetro è iniziata per merito di  abbondanti risorse naturali presenti nelle campagne.
I lavoratori del vetro di Boemia scoprirono che il potassio combinato con il gesso creava un vetro trasparente incolore che era più stabile del vetro proveniente dall' Italia. Fu in quel tempo che emerse per la prima volta nella storia il termine cristallo di Boemia per distinguere le sue qualità dal vetro di altri luoghi.  Gli artigiani  della Boemia divennero esperti nella lavorazione ad arte del cristallo che è diventato famoso per il suo taglio eccellente e per l'incisione; in seguito divennero insegnanti qualificati di vetro per i paesi vicini e lontani. Producevano ogni genere di oggetti, anche le perle e Boemia divenne ben presto una temibile rivale di Venezia.
Le guerre napoleoniche del XIX secolo cambiò il volto politico dell'Europa, e l' aggiunta all'Impero Austriaco di Boemia e Venezia tra il 1815 e il 1866 non eliminò la concorrenza tra queste due regioni  che era sempre stata feroce, ed entrare a far parte dello stesso impero non cambiò le cose. Di fronte a questa competizione, i Maestri Cechi trovarono qualcosa di nuovo che ha permesso loro di espandere i loro mercati; infatti si racconta che viaggiarono a lungo, chiedendo alla gente che incontravano di paese in paese che tipo di perle desiderassero, poi ritornarono a Boemia con tanti schizzi per la costruzione di nuove perle; da allora le perle ceche si distinsero da quelle veneziane, per stile e colore. Il XIX secolo fu anche un periodo di innovazione industriale, furono inventate delle macchine in grado di produrre una grande varietà di perline a seconda di un processo di pressatura del vetro fuso in uno stampo riscaldato; infatti la parola ceca "Druk" cioè perle, significa pressare, esse erano e sono di vetro pressato di piccole dimensioni 3 mm - 18 mm, con piccoli fori di filettatura prodotte in una vasta gamma di colori e finiture.
Venezia continuò a concentrarsi sulle perle di vetro a mano, mentre i Cechi divennero maestri del vetro pressato, entrambe le regioni, tuttavia, hanno continuato a perfezionare e migliorare ogni forma di lavorazione nel corso dei secoli.
Entro la metà del XIX secolo,  a Boemia fu creato un sistema scolastico per la tecnica vetraria che incoraggiò le tecniche tradizionali e innovative, inoltre favorì la preparazione tecnica dei futuri artigiani e maestri del vetro. Nella seconda metà dello stesso secolo, Boemia  si  impegnò nel commercio di esportazione e produzione di massa di vetro colorato per la spedizione in tutto il mondo.
La lavorazione artigianale del vetro restò a un livello elevato anche nel periodo comunista perché era considerato ideologicamente innocuo; tuttavia, anche se gli artigiani mantennero il loro talento, non tutti i vetrai erano in possesso del senso di come realizzare nuovi progetti emozionanti.
Oggi la Repubblica Ceca sta esportando un grande numero di perle e sono apprezzate da tutti!!!






sabato 18 settembre 2010

Amazzonite

Ciao ragazze, ben tornate... siete pronte per ricominciare?
Bene...vi auguro di ripartire alla grande!!!
Dopo un bel pò di assenza dal blog, stamane ho cominciato rinnovando l'aspetto estetico...
Che ne dite, vi piace?
Ora voglio arricchire con un nuovo articolo la rubrica "Perlinose Curiosità"....voglio parlarvi dell'amazzonite, meravigliosa!!! Lo so... vi fa pensare al mare...bellissima!!!


L´amazzonite è un microclino, ossia un feldspato alcalino composto da silicato di potassio, sistema triclino, cristalli prismatici spesso geminati, durezza 6, colore verde-azzurro, azzurro biancastro e azzurro maculato, con tenui chiazze sfumate più chiare e talora una rete di sottili striature chiare, incrociate (per la presenza di rame). L’origine del suo nome potrebbe essere "pietra delle Amazzoni" mettendola in relazione con le Amazzoni, le mitologiche donne guerriere, ma molto spesso si pensa che derivi dalla Foresta Amazzonica, in cui venne ritrovata, e il suo colore verde brillante richiama proprio quello tipico della vegetazione di quei luoghi; al suo colore deve anche la definizione di “pietra della speranza”, che le è stata data sin dall’antichità. Si rinviene in Brasile ma principalmente negli Stati Uniti e in Madacascar, Namibia, Zimbabwe, Australia, Russia.

L’Amazzonite è usata in gioielleria e in cristalloterapia; infatti va, di solito, posta sul quarto chakra, scioglie la tristezza e il dolore, stimola la creatività e il ragionamento, rafforza la capacità di prendere le decisioni; aiuta a superare le cattive abitudini e la dipendenza dagli altri.
Accresce la resistenza fisica, innalza la soglia di stanchezza, riequilibra il metabolismo del fegato e tonifica cuore e sistema nervoso, trasmette, inoltre, un senso di speranza e calma.
L'Amazzonite aiuta i nativi del Segno della Blancia a superare le indecisioni, il senso di isolamento, e ad affrontare i rischi, a viverre senza remore i contatti sociali.

Dona fascino agli uomini e bellezza alle donne; è considerata un portafortuna in tutte le situazioni di azzardo, nel gioco, come nella vita. Portatela con voi quando sapete di dover rischiare...

Interessante vero? E' affascinante conoscere la storia e alcune delle caratteristiche delle pietre che utilizziamo per creare i nostri bijoux e che indossiamo a volte come un portafortuna...
un anello, un braccialetto, un pendente... ha una sua storia, per noi è speciale e ha un potere magico... ci ha folgorate al primo sguardo dalla vetrina di un negozio di città o di un paese lontano in cui si era in vacanza o perchè no dal teleschermo del pc... proprio così...io sono una di quelle numerose donne che pensano che sono i bijoux, e in particolare quelli che hanno delle pietre incastonate, a scegliere noi...sono sicura che anche voi avete fatto, almeno una volta nella vita, delle follie per fare vostro un bijou, che solo a guardare vi toglieva il fiato!!! Eh...che bello!!! A mio avviso un pizzico di vanità non guasta... le donne di tutti i tempi passati adoravano ornare il loro corpo con dei strepitosi monili...noi donne moderne seguiamo volentieri la loro scia...
A presto con super novità!!!